Religiosi che vivono in comunità apostolica, uomini di fede e uomini del suo tempo
Noi cerchiamo una vita fraterna fatta di sincerità, schiettezza, cordialità e semplicità. La nostra preghiera comune è quella della Chiesa. La comunità vi celebra la sua fede e si apre allo Spirito per la missione.
R.V. N° 3
Nel 1845, il padre d’Alzon dichiara al suo vescovo, Mons. Cart:
Ho la profonda convinzione che Dio non vuole che io sia un prete diocesano e che mi chiama alla vita religiosa, sto anche pensando di fondare una comunità.
La vigilia di Natale del 1845, la congregazione iniziò con sei membri incluso il fondatore. Due di loro se ne andarono presto, così come molti altri dei primi seguaci di Gesù. La prova del postulandato e del noviziato durò cinque anni interi, risultato della timidezza del Vescovo che, per sua stessa ammissione, tratteneva il suo Vicario Generale mentre quest’ultimo lo spingeva più forte che poteva.
Infine, il 25 dicembre 1850, ancora a Nimes, furono presi i voti pubblici di religione per un anno; d’Alzon era assistito da quattro compagni, e non era presente uno dei primi reclutati. L’anno seguente, nello stesso giorno e nella stessa cappella del collegio, il fondatore pronunciò i voti perpetui con tre dei suoi.
Questi ricordi, distribuiti su un periodo di dieci anni, a partire dalla ripresa del Collège de l’Assomption a Nimes (1843), e con il voto di Torino (giugno 1844) e i voti privati di religione a Notre-Dame des Victoires (primavera 1845), costituiscono i veri inizi.
Da allora in poi, il progresso è continuato, anche se lentamente. Il 1° maggio 1857, la Congregazione ottenne il decreto di lode da Roma e divenne così di diritto pontificio. L’approvazione finale fu concessa il 26 novembre 1864. Finalmente, il 30 gennaio 1923, furono approvate le sue Costituzioni e la nuova organizzazione interna, completando così tutte le tappe attraverso le quali devono passare tutti i moderni Istituti religiosi.
Gesù Cristo è al centro della nostra vita. Ci impegniamo a seguirlo nella fede, nella speranza e nella carità. Come Lui, testimone dell’amore del Padre e solidale con gli uomini, il religioso assunzionista vuole essere uomo di fede e uomo del suo tempo.
R.V. N° 2
La comunità Assunzionista esiste per l’avvento del Regno. Lo spirito del Fondatore ci spinge a far nostre le grandi cause di Dio e dell’uomo, e a recarci là dove Dio è minacciato nell’uomo, e dove l’uomo è minacciato come immagine di Dio. Dobbiamo dar prova d’audacia, d’iniziativa e di disinteresse, nella fedeltà all’insegnamento e agli orientamenti della Chiesa. È questo il nostro modo di participare alla sua vita e alla sua missione.
R.V. N° 4
Un mosaico di colori e popoli nei cinque continenti. L’incontro di culture, mentalità, valori di 33 paesi. Caldo o freddo, troppo attrezzato o poco sviluppato, ultramoderno o trascurato.
Perché questi e non altri? Una questione di storia, di scelta, di circostanze. Dalla Francia, loro luogo di nascita, gli Assunzionisti si sono diffusi in tutta Europa e oltre. L’Assunzione è una famiglia religiosa internazionale, una fraternità evangelica interrazziale. Questi circa di 800 uomini, così diversi, sono fratelli perché si riferiscono allo stesso Vangelo e rivendicano lo stesso Padre, E. d’Alzon, loro fondatore e ispiratore. Ovunque siano, condividono la stessa passione per il Regno di Dio prendendo a cuore “le grandi cause di Dio e dell’uomo”.
La passione per il Regno di Dio che Emmanuel d’Alzon ha comunicato, era, e rimane, la salda roccia su cui è fondata l’Assunzione.
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Una sentenza del 3 ottobre condannava a morte i quattro uomini. Era l’atto finale di un processo totalmente inventato fondato sull’accusa di spionaggio.
L’Assunzione deve la sua nascita storica su questa terra a tre figure, quella dell’Abbé Combalot, quella di Madre Marie-Eugénie de Jésus e quella di Padre Emmanuel d’Alzon.
I laici assunzionisti condividono la stessa spiritualità dei religiosi. Con loro, lavorano per la venuta del regno di Dio in dialogo con il mondo contemporaneo.
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